
Pianificazione finanziaria famigliare
La pianificazione finanziaria/familiare è uno strumento che consente alle persone, date le risorse finanziarie e non finanziarie a disposizione, di realizzare nella maniera più̀ efficiente possibile i propri obiettivi vitali. Una buona pianificazione si basa sull’analisi della situazione previdenziale, patrimoniale, economica, finanziaria ed anche fiscale. Pianificare, inoltre, aiuta ad individuare gli obiettivi rilevanti per la propria vita, a quantificarli, a renderli chiari e raggiungibili assegnando relative priorità di realizzazione.
I possibili obiettivi:
- Acquistare un immobile o un terreno, un’auto o una barca;
- Poter garantire per i propri figli degli studi ad alto livello;
- Valutare la propria situazione pensionistica attuale e prospettica;
- Mantenere il tenore di vita al tempo del pensionamento;
- Prevedere altre spese importanti (ad es.: il matrimonio dei propri figli);
- Mantenere il proprio capitale al riparo dall’inflazione.
Per iniziare una corretta ed efficace pianificazione finanziaria/familiare è, dunque, necessario comprendere di quali risorse si dispone: redditi, patrimonio finanziario e/o immobiliare, e altri proventi.
Perché fare la pianificazione?
- Mettere ordine nella situazione finanziaria, patrimoniale, assicurativa e pensionistica
- Acquisire piena consapevolezza dei bisogni finanziari prioritari
- Acquisire piena consapevolezza delle risorse disponibili per raggiungere gli obiettivi
- Crearsi una pensione adeguata
- Diminuire i costi (e quindi aumentare i risultati)
- Proteggere il patrimonio (gestire i rischi)
- Crearsi delle “precauzioni” contro gli imprevisti
- Gestire in modo ottimale la scorta di liquidità
- Essere autonomi e consapevoli nelle scelte
- Potersi permettere delle spese eccezionali
- Gestire in modo ottimale le entrate e le uscite familiari
- Eliminare il fattore emotivo nelle scelte
- Eliminare la pressione commerciale del sistema
- Adottare un piano che permetta di raggiungere gli obiettivi prefissati
- Essere costantemente informato sulla propria situazione
- Monitorare in modo centralizzato le varie posizioni
Quali sono le fasi della pianificazione finanziaria/familiare?
- analisi della situazione attuale
- analisi degli strumenti finanziari posseduti dalla famiglia
- individuazione e quantificazione degli obiettivi.
Per esempio:
• Acquistare beni rilevanti (case, auto, barche)
• Fare un viaggio
• Garantire il tenore di vita attuale anche durante la pensione
• Finanziare l’istruzione dei figli
• Creare una riserva sufficiente per imprevisti
• Aumentare il proprio patrimonio - analisi previdenziale: un obiettivo privilegiato
Il consulente fee only aiuta la famiglia a definire il quadro previdenziale attraverso l’analisi del contributo al mantenimento del tenore di vita della:
• Previdenza pubblica
• Previdenza complementare
• Previdenza integrativa - analisi assicurativa: un fabbisogno latente
- analisi immobiliare
- analisi fiscale
- analisi investimenti finanziari: il processo di asset allocation
- illustrazione del piano: la reportistica
- il monitoraggio nel tempo della pianificazione e affiancamento del cliente.
Differenze tra consulenza finanziaria e pianificazione finanziaria
In qualità di pianificatore finanziario opero in maniera indipendente e soltanto a parcella (fee only). Esistono delle differenze fondamentali fra pianificazione e consulenza finanziaria nel modo di agire, nel rapporto con il cliente e nei risultati ricercati:

CONSULENZA FINANZIARIA | PIANIFICAZIONE FINANZIARIA |
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Non interviene nelle scelte di vita del cliente. | Aiuta il cliente a comprendere e definire le proprie esigenze e i propri programmi: ciò che desidera dalla vita. |
Si occupa soltanto di mercati finanziari e di una parte o tutto il patrimonio finanziario del cliente. | Trasforma gli obiettivi di vita del cliente in obiettivi finanziari e patrimoniali. |
Cerca di generare rendimento entro rischi predeterminati. | Verifica se la situazione patrimoniale ed economica del cliente (variabili nel tempo) permettono di raggiungere gli obiettivi definiti. |
Non aiuta il cliente ad individuare il suo tenore di vita. | Aiuta il cliente ad individuare il suo tenore di vita e gestirlo entro i limiti definiti. |
Non si occupa della posizione previdenziale ed assicurativa del cliente. | Si occupa anche della posizione previdenziale ed assicurativa del cliente. |
Cerca di definire il rischio di portafoglio finanziario del cliente e di tenerlo sotto controllo. | Considera il rischio di portafoglio finanziario una componente del rischio totale che il cliente affronta (infortuni, morte, salute, disoccupazione, fallimento, affari personali ecc.). |
Ad ogni incontro periodico con il cliente verifica quanto ha reso e quanto è rischioso il portafoglio, valutando modifiche in base all’andamento del mercato (o a cambiamenti personali). | Ad ogni incontro periodico si guarda prima, se ci sono cambiamenti nella vita del cliente, e poi si verifica se le risorse disponibili sono sufficienti. |
Il report periodico si riferisce soltanto al patrimonio finanziario. | Il report periodico evidenzia il patrimonio finanziario e non finanziario, nonché il conto economico, le posizioni assicurative e le previsioni dei flussi di cassa futuri in funzione degli obiettivi definiti. |
Conosce bene il cliente limitatamente alle aspettative di risparmio. | Conosce molto bene il cliente perché è perfettamente informato della sua realtà economica/patrimoniale attuale e futura. È la persona di fiducia per le decisioni private di forte rilievo economico. |
Opera prevalentemente con clienti con un elevato patrimonio finanziario. | La grandezza del patrimonio finanziario del cliente è irrilevante. |